Il CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) rappresenta uno degli strumenti che l’Unione europea intende adottare nell’ambito del pacchetto di riforme denominato “Fit for 55 in 2030”, avente come obiettivo la riduzione delle emissioni UE di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
Esso mira ad allineare il costo dei prodotti extraUE a quelli comunitari, applicando una tassazione sulla CO2 incorporata nelle materie prime o semilavorati importati da Paesi la cui legislazione ambientale è meno stringente rispetto a quella europea.
Dal 1° ottobre 2023 è iniziato il periodo transitorio di applicazione del c.d. Regolamento CBAM (2023/956), che prevede un obbligo per tutti gli importatori unionali, specie per quelli del settore siderurgico e dell’alluminio, di presentare una relazione trimestrale che riepiloghi le quantità di beni importati e le emissioni di carbonio incorporate in tali prodotti.
A partire dal 2026, se supereranno gli standard di emissione dell’UE, gli importatori unionali dovranno acquistare i certificati CBAM per compensare la differenza tra il prezzo dell’emissione di carbonio pagato nel Paese di produzione (se presente) e il prezzo delle quote di carbonio nel sistema ETS dell’UE.
Martedì 23 aprile, dalle ore 09,00 alle 12,00, si terrà un webinar informativo a partecipazione libera con i seguenti relatori:
- Ing. Giorgio Targa: EGE, esperto in Diagnosi Energetiche (Dlgs 102/2014), Implementazione ISO 50001:2018, Applicazione di modelli matematici predittivi, Report di sostenibilità, Lead Auditor ETS;
- Dott.ssa Elisa Motzo – Studio Legale Padovan (Milano).
Partecipazione libera. Iscrizioni entro il 16/04/2024 inviando una mail a segreteria@cfrlab.it
CBAM: Regolamento UE 2023/956 che istituisce la nuova Carbon Tax